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Meno +, più semplicità. Il nuovo sistema di etichette energetiche degli elettrodomestici.

Aggiornamento: 15 mar 2019


Arrivano indicazioni più semplici e immediate per quanto riguarda l'etichettatura energetica degli elettrodomestici più diffusi in Europa. Ma per dire definitivamente addio ai +, bisognerà aspettare il 2021.

L'Unione Europea ha inaugurato nel 2015 una nuova strategia volta alla promozione di politiche ambientali ed energetiche più sostenibili per i paesi comunitari. Ed è proprio da qui che ha origine la ricerca e la necessità di introdurre nuove etichette per i grandi elettrodomestici, che permettano ai consumatori di comprendere facilmente l'impatto energetico di ogni singolo macchinario in loro possesso.



Dal 1° marzo 2021, quindi, diventeranno obbligatorie nei negozi fisici e online, le nuove etichette per lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga, frigoriferi, lampade, display elettronici tra cui televisori e apparecchi di refrigerazione. Si tratta sicuramente di una novità importante, poiché la semplificazione permette al consumatore di comprendere al meglio il significato delle singole etichette e di fare scelte più informate. Ciò significa, che a parità di caratteristiche tecniche, sarà più facile per il singolo individuare l'elettrodomestico che ha un consumo energetico più basso.


L'introduzione di nuove etichette è dovuta al fatto che la vecchia scala non era più funzionale, infatti tutti i prodotti sul mercato appartenevano al gruppo A o a categorie addirittura superiori. Introducendo una scala che va da A a G, dove A rappresenta elettrodomestici più efficienti, e G elettrodomestici meno efficienti, la Commissione Europea ha voluto semplificare l'etichetta energetica. Per maggiore chiarezza: un attuale A+++ corrisponderà alla categoria B, in modo da prevedere lo sviluppo e l'introduzione sul mercato di prodotti con grado di efficienza ancora superiore rispetto a quelli ad oggi considerati più "virtuosi".

Per di più, in base al regolamento, emanato nel 2017, ogni volta che il 30% dei prodotti sul mercato rientrerà nella classe A, o il 50% nelle categorie A e B, allora la scala dovrà essere aggiornata.


Le nuove etichette, inoltre, presenteranno un QR code tramite cui il consumatore potrà ottenere informazioni aggiuntive inserite direttamente dai produttori nella banca dati "Eprel Ue", disponibile per la consultazione da parte di tutti i cittadini europei.


L'Unione europea stima che, tramite queste nuove etichette, si potrà arrivare nel 2030 a un risparmio energetico di 38 TWh/anno, pari al consumo di elettricità annuo dell'Ungheria, apportando così un importante contributo agli obiettivi climatici ed energetici europei e sostenendo l'attuazione dell'economia circolare.



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